La segnaletica

La Via dei Monti è interamente provvista di segnaletica CAI da Levanto a Pontremoli. Nel tratto ligure il percorso ricalca il tracciato dei sentieri inseriti nella Rete escursionistica ligure (R.E.L.) provvisti di specifica numerazione a tre cifre. La segnaletica della Via dei Monti va ad integrare e non sostituire quella della R.E.L. Nel tratto toscano in accordo con la Sezione CAI di Pontremoli sono state interamente seguite le indicazioni del professor Tiziano Mannoni con la ricostruzione filologica della viabilità medioevale che dall’Alta Via dei Monti Liguri  (l’antica Via Regia ) conduce a Pontremoli. Il tracciato al momento non risulta ancora inserito nella R.E.T.

Va precisato che si sono rese necessarie talune modifiche al percorso originario a causa della presenza di frane e dei profondi cambiamenti introdotti dalla viabilità moderna. Tali modifiche interessano in particolare il tratto dal Castellaro di Cassana a Cassana che segue la sterrata anziché l’originario sentiero, da Borghetto di Vara a Brugnato interamente su strada asfaltata e da Chiesa di Rossano a Castoglio su sentiero per ricomprendere quest’ultimo borgo nella Via dei Monti a motivo della presenza di struttura che offre ospitalità al viaggiatore. In origine la Via dei Monti risaliva direttamente da Chiesa a Piagna pur esistendo un antico collegamento da Chiesa a Castoglio.

La Via dei Monti, oltre la tradizionale segnaletica bianco – rossa CAI, si avvale di piccole tabelle in metallo riportanti il logo del cammino e la direzione di marcia (Levanto o Pontremoli). Inoltre sono presenti pannelli informativi che riportano notizie sul percorso e il relativo contesto storico – naturalistico. Tali pannelli sono collocati nei centri abitati attraversati dal cammino oltre la località Cà Vagine e sono dotati di dispositivo QRCode grazie al quale è visualizzabile sullo smartphone un video con immagini e riprese effettuate con il drone. Il testo di ogni pannello, in italiano e inglese, racconta con l’ausilio di materiale fotografico e della carta della rete sentieristica realizzata da Luca Galuppini della Sezione CAI della Spezia, le più importanti evidenze storico – naturalistiche che si incontrano.